Coworking Camp 2010

L’avvento di tool online dedicati al project management (come BaseCamp o We+), insieme all’inesorabile ascesa dei social network e dei servizi di microblogging, ha consentito a tutta una serie di professionisti, liberi e no, che fanno del lavoro in mobilità la propria forza, di sentirsi molto meno isolati. Ciascuno di noi oggi ha a disposizione numerosi servizi che gli consentono di rimanere costantemente in contatto con il proprio team di lavoro senza che ci venga nostalgia dell’ufficio tradizionale.

Questo non significa che freelance e consulenti possano tranquillamente lavorare tutto il giorno da un qualsiasi bar con connessione: un ambiente di lavoro opportunamente attrezzato, con spazi e infrastrutture tecnologiche adeguate rimane indispensabile per ottenere la giusta concentrazione e preservare standard di produttività adeguati.

Per coloro che non possono o non vogliono allestirsi una postazione di lavoro domestica o ritrovarsi per davvero a lavorare su progetti in un caffè a metà strada tra la sede di un cliente e quella di un altro, uno spazio di coworking costituisce una valida possibilità.

Si tratta di luoghi di lavoro condivisi che i “nomadi” possono utilizzare con estrema flessibilità, riservando scrivanie e sale riunioni anche solo per poche ore al giorno. Non guasta il fatto che di solito sono ambienti stimolanti e il cui accesso è offerto a prezzi molto competitivi.

Di coworking si parlerà il prossimo sabato 17 aprile a Milano all’interno del CoworkingCamp, un barcamp a tema promosso dal Coworking Project, prima rete di spazi di coworking attiva dallo scorso anno che conta già 30 affiliati su tutto il territorio nazionale.

Un’occasione utile per scoprire di più su questa nuova modalità di lavorare, sia per i professionisti in movimento, sia per quelle agenzie o quegli studi, che magari si ritrovano oggi con qualche scrivania libera, di aprirsi a questa nuova pratica.

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