È possibile fare web marketing con Linkedin?

Per quanto non abbia la stessa diffusione e la stessa importanza di altri social network come Twitter, Instagram e Facebook, anche Linkedin può essere sfruttato dalle aziende che intendono promuovere la propria attività su internet.

Soprattutto nel settore B2B (business to business), questa piattaforma sta conquistando una fetta di mercato sempre più consistente: ovviamente a fruire in maniera più evidente e continuativa di questo social sono i manager e gli imprenditori, che desiderano dare vita a reti di relazioni o semplicemente sviluppare nuove e più articolate competenze. Ma come si può convertirsi al web marketing con Linkedin e trasformarlo in una fonte di business?

Molto semplicemente, almeno a parole (poi, si sa, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare), il segreto sta nel costruire una presenza del brand il più possibile robusta.

Il primo passo da compiere, quindi, consiste nel dare vita a un profilo aziendale, all’interno del quale si possono inserire tutte le informazioni che si reputano utili e interessanti in proposito: un po’ come accade per una fanpage su Facebook, quindi, vale la pena di mettere in evidenza i video, le raccomandazioni, i contatti che seguono l’azienda, i prodotti offerti, i servizi messi a disposizione, le promozioni speciali, i feed del blog aziendale, le statistiche e ogni altro elemento venga reputato degno di nota.

Molto importante, poi, è l’opportunità di condividere gli aggiornamenti, sia che si tratti di status update o, più banalmente, di contenuti che vengono condivisi dal profilo Twitter che è stato collegato a quello Linkedin. La costruzione di link è, a questo proposito, un aspetto che merita di non essere trascurato, a maggior ragione se si dispone di un corporate blog, anche perché gli aggiornamenti possono avere a che fare anche con la condivisione di un webinar, di un annuncio, di un’offerta o di un post.

Perché, inoltre, non fare in modo che i gruppi di Linkedin diventino una risorsa da cui trarre vantaggio? Ogni iscritto può creare o gestire un massimo di dieci gruppi e diventare moderatore di ben cinquanta gruppi: è un’occasione da sfruttare per promuovere, nella maniera più discreta possibile, la propria attività.

Ancora, vale la pena di cimentarsi nel community management, mettendosi in cerca di discussioni e gruppi a cui si potrebbe essere interessati per migliorare le proprie prestazioni e la propria produttività sul lavoro.

Linkedin, in più, mette a disposizione gli AdSense, che gli esperti di web marketing ben conoscono: non sono altro che dei banner sponsorizzati e inseriti ad hoc, contestualizzati in modo tale da suscitare la curiosità degli utenti che navigano nel social. Così come succede per gli annunci pubblicitari che vengono pubblicati su Facebook, anche quelli che sono programmati su Linkedin possono essere impostati in funzione di una campagna basata su vari parametri: sul target geografico, sulla funzione lavorativa, sull’età, sul sesso, sulla dimensione dell’azienda, sulla tipologia di professione o sulla tipologia di industria.

Insomma, per tutte le aziende, e in modo particolare per quelle che sono attive nel settore del commercio B2B, la presenza su Linkedin è a dir poco fondamentale, proprio perché tale piattaforma mette a disposizione degli strumenti di marketing di grande valore, inclusi l’emailing mirato e i sondaggi di opinione, senza dimenticare i test di campagne su gruppi selezionati. Perché limitarsi, dunque, unicamente alla ricerca di personale quando Linkedin offre molte più occasioni?

Condividi