Native Advertising: la nuova frontiera della pubblicità online

Navigando per la rete si trovano diverse definizioni di Native Advertising che possono creare confusione nella testa dei lettori: per semplicità preferisco utilizzare la definizione stabilita dall’Interactive Advertising Bureau (IAB):

“Si parla di Native Adv come una forma di pubblicità caratterizzata dal coinvolgimento del lettore grazie alla presenza del messaggio pubblicitario all’interno del contenuto editoriale.”

In altre parole, quando si parla di “native advertising” si intende l’inserimento di contenuti pubblicitari perfettamente integrati all’interno della sezione editoriale di siti internet esterni a quello dell’inserzionista. Non interrompe l’attività degli utenti, ne diventa parte integrante.

Come ottenere un’efficace pubblicità nativa

Per incorporare annunci pubblicitari in modo efficace è importante che vi sia una precisa collaborazione tra tutti gli attori coinvolti: in particolare i marketer dovrebbero iniziare a creare della native advertising definendo i dati demografici della propria audience, per poi costruirci intorno contenuti e inserzioni rilevanti, allo scopo di far appassionare gli utenti a un determinato argomento e fare in modo che ricerchino ulteriori informazioni.

Quali sono le principali tipologie di Native Advertising? Vediamo i modelli più diffusi.

Online Advertorial

Gli advertorial online si possono presentare sotto forma di speciali inserzioni che hanno la caratteristica di confondersi, per tematiche trattate e per design, con il sito web nel quale compaiono.

Sponsored Content

Spesso gli advertorial sul web si presentano sotto forma di sponsored content o sponsored stories. In questo caso il brand commissiona a terzi la scrittura di contenuti inerenti al servizio o prodotto che si vuole pubblicizzare. Il contenuto sarà collocato all’interno del sito ospitante ma contraddistinto da un segnale visivo, come l’apposizione di un’etichetta “sponsored stories”.

Sponsored Post

La native advertising non ha certo risparmiato i Social Media, anzi è proprio qui che ha trovato terreno fertile, basti pensare ai post sponsorizzati di Facebook e Twitter.

Questa forma pubblicitaria è relativamente giovane in Italia ma ha già richiamato l’attenzione di numerosi player del settore e agenzie pubblicitarie che credono fortemente nella potenzialità.

I formati native sono ottimi alleati per supportare strategie di branding delle campagne pubblicitarie in Programmatic, perché offrono contenuti interessanti e positivi per il posizionamento del brand, evitando gli aspetti negativi causati da retargeting invasivi e mal controllati.

Condividi