Web marketing, come sfruttare le conversioni da mobile?

Ignorare l’esistenza e l’utilizzo di dispositivi mobili rappresenta l’errore più grave per chi si occupa di web marketing. Basta un solo dato a mettere in evidenza il cambio di abitudini degli utenti: negli ultimi anni, l’uso di device mobili come smartphone, tablet e phablet ha conosciuto un incremento pari al 3000%. Non è esagerato dire che tali strumenti hanno cambiato la vita di chi li usa; e, di conseguenza, anche il lavoro delle realtà che sfruttano il web marketing per farsi conoscere e promuovere.

Risulta evidente, però, l’importanza di saper sfruttare a proprio favore tale circostanza: è chiaro, infatti, che da un uso massiccio dei dispositivi mobili non discende obbligatoriamente un dato elevato di conversioni. Perché l’utente converta occorre che egli possa soddisfare i propri bisogni ed eseguire le stesse azioni con tutti i dispositivi: in altre parole, per sfruttare le conversioni da mobile sono necessarie delle strategie precise di mobile marketing, il cui scopo è quello di rendere più gradevole e utile l’esperienza dell’utente stesso.

Il punto di partenza, in questo senso, è poter contare su un sito responsive, cioè in grado di adattarsi a qualunque tipo di device. Nel caso in cui non si possa sfruttare tale caratteristica, è consigliabile aggiungere una porzione di codice HTML differente per gli URL visualizzati nei risultati mostrati dai motori di ricerca da chi usa i dispositivi mobili. In questo modo, infatti, il CTR delle ricerche aumenta e gli utenti vengono reindirizzati sulla versione mobile in maniera automatica.

Un altro aspetto da tenere in considerazione per lo sfruttamento delle conversioni da mobile riguarda l’usabilità: insomma, gli utenti mobile non dovrebbero più essere obbligati a zoomare o a far scorrere lo schermo da un lato o dall’altro per leggere quel che c’è scritto su un sito. Bisogna, quindi, pensare a realtà che siano mobile-friendly: in caso contrario, il rischio di un fallimento – e cioè la possibilità che il sito venga abbandonato anche se teoricamente propone contenuti interessanti per l’utente – è molto elevato.

Per lo stesso motivo, è necessario prestare attenzione alla velocità di caricamento: le pagine dovrebbero essere ottimizzate – secondo i suggerimenti di Google – in maniera tale che il tempo di caricamento non superi il secondo. Ovviamente, chi naviga su uno smartphone o su un tablet non ha voglia di perdere cinque o sei secondi ogni volta che deve aprire una pagina. Per conoscere la velocità del proprio sito, e cioè misurare la page speed, sono disponibili su internet numerosi strumenti gratuiti.

Un ulteriore modo per sfruttare le conversioni da mobile in maniera ottimale è quello di basarsi sul click to call: è indispensabile, cioè, offrire agli utenti la possibilità di contattare l’attività direttamente dallo smartphone o dagli altri device mobili, senza difficoltà, con un semplice clic. Al tempo stesso, è fondamentale fornire contenuti interessanti e pertinenti, ed evitare che l’utente sia costretto a “lavorare”, cioè a inserire informazioni supplementari di cui non si ha realmente bisogno. Per esempio, piuttosto che far scrivere all’utente dove si trova, è meglio fare entrare in azione la localizzazione del dispositivo, così che la posizione venga fornita automaticamente.

Infine, è bene pensare a tutti gli aspetti che potrebbero essere indesiderabili per un utente: l’impossibilità di riprodurre un video flash, il continuo refresh delle pagine, il redirect verso la home page o, ancora peggio, verso pagine che non funzionano, la comparsa di errori 404, e così via. Tutti questi inconvenienti devono essere assolutamente evitati, pena il rischio di vedere sparire i visitatori, anche quelli più fedeli.

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