La fatturazione elettronica sta lentamente prendendo piede anche in Italia. Questo processo però si sta rivelando molto più lungo del previsto. Si sperava che l’obbligo di utilizzo di questo strumento per i rapporti con la Pubblica Amministrazione…
La fatturazione elettronica, ovvero la possibilità di scambiare documentazione fiscale (solamente tra azienda e Pubblica Amministrazione), è una realtà dal 2008. Questo periodo ha permesso di correggere errori e malfunzionamenti e di…
Il 2016 sarà un anno fondamentale per migliorare le proprie strategie e per cogliere nuove opportunità, di seguito un breve escursus dei cinque eventi Digital Marketing da non perdere e segnare sulla vostra agenda.
L’Europa continua a bacchettarci per i ritardi accumulati rispetto all’impegno dell’Agenda Digitale e per i mancanti interventi, mentre le forze politiche fanno proclami a cui sembra non seguire una reale fattività.
Da qualche anno nelle scuole sta aumentando il numero di studenti nativi digitali. Gli studenti di oggi usano internet per motivi scolastici e spesso si trovano di fronte ad alcuni problemi, primo tra cui la mancanza di una connessione veloce.
La scuola italiana non brilla certo per innovazione digitale, ma grazie al progetto di Samsung, Samsung Smart Future, sono in arrivo tablet e formazione per gli insegnanti di 300 fortunati istituti scolastici di Lombardia e Lazio.
Per aiutare la ripartenza del settore telecomunicazioni e IT il governo Letta ha introdotto nel cosiddetto “Decreto del Fare” alcune misure specifiche ed ha nominato l’Ing. Francesco Caio commissario per l’Agenda Digitale.
Sempre più diffusi per la comodità d’uso, ma soprattutto per i prezzi convenienti rispetto ai corrispettivi cartacei. Gli ebook hanno fatto breccia nel cuore degli italiani, così dice l’indice di crescita delle vendite incrementato nel solo 2011 di 329 punti percentuali, per la felicità delle case editrici che hanno rimpinguato i fatturati di un +40%. Un risultato che risalta, in tempo di crisi. Anzi, forse proprio le difficoltà economiche hanno spinto i lettori a muovere verso il supporto digitale.
Diffondere l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, allo scopo di favorire l’innovazione e la crescita economica di un paese, l’Italia, in netto ritardo rispetto ai grandi d’Europa. E’ questo l’obiettivo dell’Agenzia per l’Italia Digitale, ente che secondo le ultime indiscrezioni pare finalmente aver preso forma.
Entro il 2015, un cittadino comunitario su due e una Pmi su tre effettueranno compravendite online, con una diffusione crescente del mobile payment, ovvero l’abitudine ad effettuare acquisti tramite smartphone e tablet. Sono queste le previsioni tracciate dall’Unione Europea in tema di commercio elettronico, per la presenza sempre più forte delle nuove tecnologie e la crescente attenzione dei consumatori per i prezzi dei prodotti.
Ritardi ciclopici nell’istruzione e nell’innovazione, evidente debolezza dell’iniziativa del Governo e delle autorità regolamentari nel promuovere un “volano” imprescindibile per la competitività. Risultato? L’Italia si mostra un paese poco vantaggioso per gli investimenti nel settore digitale. Per la precisione, il Bel Paese al momento naviga intorno alla 48esima posizione mondiale nella classifica stilata da tre enti.
Dalle promesse si sta passando ai fatti. Verrà discusso entro giugno il decreto legge “DigItalia”, lo strumento che il Governo Monti vorrebbe utilizzare per lanciare definitivamente lo sviluppo del digitale nel Belpaese. Il comparto di 101 iniziative sarà una sorta di summa delle proposte emerse dalla famosa “cabina di regia” dell’Agenda Digitale che ha il compito di trovare idee e soluzioni per digitalizzare l’Italia e rispettare gli impegni dell’Agenda Digitale Europea.
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