Linkedin non è un “Facebook professionale”

Potrei fermarmi qui e chiudere qui il post più sintetico del mondo. Quando ho a che fare con utenti che descrivono Linkedin come un “Facebook professionale” mi si rizzano i capelli in testa. Qual è allora il giusto approccio da tenere?

Linkedin nasce per sviluppare relazioni professionali

Una relazione professionale di che tipo? Questo lo devi sapere tu. A cosa ti serve il tuo profilo? Stai cercando lavoro? Vuoi avanzare nella tua carriera professionale? Stai cercando partner e clienti? Qualsiasi obiettivo tu abbia, Linkedin è la scelta giusta, se lo saprai usare con intelligenza. La maggior parte degli utenti arrivano dall’esperienza social di Facebook e questo, purtroppo, è il danno.

Ricordi quando la mamma ti diceva che alla domenica dovevi mettere il vestito della festa? Io sì. Perché te lo diceva? Perché ti stava insegnando che ad ogni situazione corrisponde un comportamento da tenere. Di conseguenza avremo un modo corretto di comunicare e di rapportarci con gli altri. Domanda: andresti mai da un tuo cliente in costume? No, perché allora metti quella foto al mare su Linkedin?

Linkedin non è un Facebook professionale perché su Facebook puoi entrare in contatto con amici, ex studenti, persone che per qualsiasi motivo (soprattutto legato alla tua sfera personale) ti hanno conosciuto. Su Linkedin l’obiettivo è quello invece di connetterti con chi NON ti conosce e che può essere interessato a te e alla tua professionalità, a ciò che dimostri di essere online. Anche in Linkedin quindi è importante e fondamentale la tua rete, l’essere attivi per creare coinvolgimento partecipando a gruppi e seguendo aziende. Ma ricorda che parliamo di lavoro. Linkedin è un grande strumento per potenziare il tuo networking che deve crescere in maniera strategica, ma deve essere anche di valore e il valore della tua rete lo costruisci quotidianamente con la selezione dei contatti.

Linkedin non è un Facebook professionale, è una piattaforma piena di risorse che ti permette di abbattere muri prima inimmaginabili. Puoi vedere il viso di un contatto, puoi scoprire in un’azienda chi è (nome e cognome) che ricopre quella posizione. Puoi verificare la carriera di una persona, valutare le sue competenze professionali. Puoi connetterti a professionisti che ricoprono ruoli strategici che nemmeno sapevi esistessero. Puoi scambiare opinioni e informazioni all’interno di gruppi tematici, accendendo una luce su ti te.

Ad ogni social corrisponde un tone of voice: su Facebook potremo essere più rilassati, su Linkedin ci stiamo costruendo la carriera. Conversa e crea la tua rete con stile ed educazione. Renditi già unico anche in questo. Se un utente ti linka, non significa che puoi considerarlo “amico” lasciandoti andare a frasi e approcci da bar. Soprattutto, a meno che tu non sia titolare di un negozio che propone servizi per animali, evita di postare gattini… per quello c’è Catmoji.

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