Giorni di chiusura obbligatori per ecommerce

La notizia circola da mesi, ma non si ha ancora una risposta certa in merito. La chiusura per ferie degli ecommerce potrebbe essere imposta dal Governo, che in questo momento ha al vaglio presso il Senato un disegno di legge che regolamenterebbe, tra l’altro, anche gli orari e i giorni di chiusura delle attività commerciali. La normativa metterebbe sullo stesso piano sia i negovi fisici sia quelli virtuali, imponendo almeno 12 giorni di chiusura durante l’anno solare.

Una normativa piuttosto controversa che, da prima della sua messa in atto, ha raccolto commenti poco lusinghieri dai consumatori e dagli addetti al settore. Il commercio elettronico è infatti diverso da quello “tradizionale”: sul web si possono acquistare beni e servizi 24 ore su 24, in qualsiasi periodo dell’anno e da qualsiasi parte del mondo. Questo può a prima vista essere penalizzante per i piccoli negozi, ma è da ricordare che spesso le spese di spedizione inducono il consumatore ad usare l’eshop in maniera diversa dal negozietto sotto casa. In altre parole, almeno a mio avviso, il negozietto non ha come diretto concorrente un ecommerce.

Cosa succederebbe se la legge venisse approvata dal Senato? La penalizzazione sarebbe pagata sia dai consumatori sia dalle piattaforme ecommerce. Il consumatore sarebbe infatti privato per 12 giorni all’anno dei vantaggi dei negozi di vendita online, primo fra tutti la possibilità di acquistare un bene e servizio in qualsiasi momento. Per gli ecommerce invece i danni riguarderebbero il mancato introito nei 12 giorni di chiusura forzata e la mancata fidelizzazione del cliente che, trovando lo store chiuso e approfittando delle spese di spedizione più basse offerte dai grandi player, preferirebbe acquistare da un ecommerce straniero.

Questa normativa non tiene conto che il commercio elettronico cominciava a diffondersi ed espandersi proprio in questo momento nel nostro paese e che il cliente italiano iniziava adesso a prendere confidenza con questo nuovo modo di acquistare. È per questo che risulterebbe dannoso limitarlo ora.

Chi possiede un ecommerce, non per forza deve lavorare 365 giorni all’anno, ma può controllare il proprio negozio online anche in viaggio. E può decidere di prendersi le ferie in un periodo diverso dalle festività comandate. Quindi perché definire dei giorni di chiusura obbligatori?

In attesa di nuovi aggiornamenti riguardanti questa proposta di legge, ci auguriamo che venga modificata in modo da evitare la chiusura degli ecommerce 12 giorni all’anno e da permettere al settore di continuare ad espandersi anche in Italia. In caso contrario, non si prospetta un futuro privo della concorrenza di altri paesi.

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