Bavaglio 2.0: il tuo sito è a natura editoriale?

Si torna a parlare di leggi che controllano la rete. L’On. Pisicchio (Gruppo Misto) ha infatti presentato un DDL che si propone di modificare la legge in tema di “diffamazione a mezzo stampa” datata 8 febbraio 1948.

Una proposta che da un lato intende eliminare il carcere per il reato di diffamazione, ma che dall’altro vuole equiparare alle testate giornalistiche “tutti i siti internet aventi natura editoriale”.

Quello che però non è chiaro e preoccupa è il fatto che in Italia non ci sia una chiara definizione di “sito internet a natura editoriale” e che quindi, come afferma G.Scorza sul Fatto Quotidiano, andando ad utilizzare la norma sull’editoria per prodotto editoriale
“si intende il prodotto realizzato su supporto cartaceo, ivi compreso il libro, o su supporto informatico, destinato alla pubblicazione o, attraverso la radiodiffusione sonora o televisiva, con esclusione dei prodotti discografici e cinematografici”.

Seguendo questa definizione rientrerebbero nelle testate sottoposte alla norma praticamente tutti i siti internet dal più grande quotidiano online al più piccolo blog. Nella proposta sarebbero previste pene pecuniarie dai 5000€ ai 10000€ e l’obbligo di rettifica entro 48 ore dei contenuti presenti sul sito/blog (non solo riguardo a ciò che viene pubblicato, ma anche ai commenti degli utenti) ed è questa la parte della norma che scatena le proteste di larghissima parte dei proprietari di blog.

Inoltre comporterebbe l’obbligo di registrazione in tribunale con nomina di un direttore responsabile (giornalista) cosa che, specialmente per piccoli blog, risulterebbe insostenibile.

Legge bavaglio per internet

Una proposta che scontenta moltissimi e che accende la discussione in rete. Vi terremo aggiornati sui futuri sviluppi di questo progetto che più che da un preciso disegno antidemocratico sembra spinto da una scarsa conoscenza di quello che oggi internet è diventato.

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