I dubbi degli sviluppatori
Anche Amazon ha scelto di seguire questa linea, non esitando di fronte alle nuove condizioni a tirarsi fuori dall’advertising sul social network di Palo Alto. Come in un effetto domino, è arrivata puntuale la reazione degli sviluppatori: in molti hanno protestato contro la mancanza di un sistema di advertising di alto livello, chiedendo il reintegro di AdSense. In assenza del servizio, infatti, gli sviluppatori trovano vincolati i propri guadagni a startup che non offrono sufficienti garanzie di successo.
Da soli è meglio
Secondo alcuni analisti, però, la mossa di Facebook potrebbe inserirsi all’interno di un piano ben definito: creare una propria piattaforma pubblicitaria, capace di competere con Mountian View. Tirando fuori dal cassetto,per esempio, il progetto AdSeed ipotizzato qualche anno fa.
Contatti adeguati e milioni di click
Al di là delle ipotesi, un dato è certo: Facebook intende espandere il proprio raggio d’azione, prova ne sono anche i flirt con Microsoft e Bing. Il social network dal canto suo può contare su una preziosa agenda di contatti con editori e advertiser. A favore di Facebook bisogna poi citare le decine di milioni di “Mi Piace” cliccati in tutto il mondo, uno strumento immediato ed efficace per conoscere i gusti, le preferenze, e dunque poter organizzare campagne pubblicitarie ad hoc per oltre 500 milioni di utenti.