Le campagne video su Google AdWords

Google AdWords è sempre foriero di interessanti novità per le aziende e i professionisti che vi ricorrono per le proprie campagne di web marketing. L’ultima news riguarda le campagne video, che da qualche settimana sono contraddistinte da una nuova call to action. Le campagne video create con AdWords si basano su Youtube, sito di condivisione video grazie al quale è possibile caricare filmati che possono venire impiegati come inserzioni per la campagna pubblicitaria. La nuova call to action – che va ad aggiungersi a notevoli miglioramenti relativi ai report per le campagne video – si è fatta già notare per il suo nuovo aspetto, non solo nella versione desktop, ma anche nella versione per tablet e smartphone. Il testo di accompagnamento, che prima proponeva due righe, è stato accorciato e ridotto a una riga sola: in questo modo, l’utente si può concentrare in misura maggiore sui contenuti video.

La novità è stata introdotta da Google in maniera automatica: gli inserzionisti non devono fare nulla, poiché le call to action già esistenti sono già state cambiate. Un altro aspetto degno di rilievo, al di là del nuovo look, riguarda il fatto che il CTR e i click delle call to action adesso fanno parte dei report di AdWords, in maniera tale da permettere di quantificare in maniera più efficace l’impatto che tale funzionalità ha nei confronti dei video.

Le novità apportate da Mountain View testimoniano, ancora una volta, la crescente importanza che creazione e diffusione di video stanno assumendo nelle strategie di web marketing: la sensazione, che ben presto potrebbe essere confermata da dati e ricerche ufficiali, è che l’efficacia dei filmati sia ben superiore rispetto a quella dei banner e dei contenuti testuali. A proposito, vale la pena segnalare anche che, nell’ambito delle nuove implementazioni che hanno caratterizzato i report delle campagne video di Google, sono state aggiunte segmentazioni di conversione in maniera tale da segmentare i video per categoria e per nome della conversione: un mezzo utile per capire come i tipi di conversione siano condotti dalle campagne video e quali e quanti risultati esse stiano producendo effettivamente.

Come evidenziano le stesse indicazioni fornite da Google, la pubblicità video con AdWords permette di “raggiungere solo il pubblico giusto”: sono, in pratica, i benefici di una targettizzazione precisa e mirata, tanto più conveniente se si pensa che ogni mese Youtube è visitato da oltre un miliardo di utenti, per un totale di più di sei miliardi di ore visualizzate mensilmente. Certo, questi numeri sono perfino esagerati, e d’altra parte non si può pensare che in una marea così sconfinata sia possibile arrivare al proprio pubblico senza difficoltà. AdWords per i video è uno strumento che serve proprio a tal scopo: in pratica, si paga unicamente nel caso in cui gli utenti che sono interessati all’azienda decidano di prendere visione degli annunci.

La targettizzazione, o per meglio dire la suddivisione in categorie, è molto semplice, e può essere eseguita in base alle parole chiave, in base all’argomento o in base ai dati anagrafici: per fare un esempio, si può importare un targeting unicamente per uomini sopra i 45 anni, se ci si rivolge prevalentemente a una clientela di quel tipo. Ma non è tutto, perché tali campagne video permettono anche di misurare dal punto di vista quantitativo il successo: insomma, si ha un riscontro immediato dell’efficacia dei video, con il controllo diretto dei costi, del numero di clic, del numero di visualizzazioni e delle spese relative al budget.

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