Guida ai 200 fattori SEO: il dominio (1)

La SEO non è una scienza esatta e questo è risaputo. Non lo è perché le “regole del gioco” sono segrete e Google si guarda bene dal far sapere a tutti come decide il posizionamento di un sito nelle SERP.

Non è una scienza esatta anche perché spesso le “regole del gioco” vengono cambiate dalla stessa società di Mountain View non tanto per complicare la vita a chi di SEO si occupa per lavoro (ma forse un po’ sì…) ma soprattutto per seguire l’evoluzione di internet (come è accaduto per l’ultima modifica in ambito mobile).

Quello che si fa quindi per ottenere risultati in ambito SEO è… tentare! I più esperti in questo campo hanno buttato via ore e ore della propria vita lavorativa ad attuare strategie che spesso si sono rivelate fallimentari ma che hanno comunque aiutato ad indirizzare le ottimizzazioni successive.

Se anche nessuno conosce il vero funzionamento degli algoritmi di Google (ad eccezione dei suoi ingegneri e sviluppatori), anni di ottimizzazioni hanno evidenziato diversi fattori che influenzano positivamente il posizionamento di un sito.

C’è chi ha pensato di raccogliere più di 200 fattori SEO presi in considerazioni ma attenzione, come afferma l’autore stesso, “alcuni sono provati, altri sono controversi, altri sono solo speculazioni di SEO nerd”.

Nei prossimi 10 post elencheremo questi fattori, starà poi a voi scegliere quali sfruttare per le future ottimizzazioni.

Fattori SEO a livello di dominio

  1. Età del dominio: come ha affermato Matt Cutts (software engineer presso Google dal 2000) “La differenza tra un sito di 6 mesi rispetto ad uno di 1 anno non è grande”. Questo significa che l’età di un sito conta…non tanto, ma conta.
  2. Keyword presente nel dominio: qualche anno fa avere una keyword all’interno del dominio dava sicuramente un grosso vantaggio. Attualmente è ancora un fattore importante ma, con il passare del tempo, sta scendendo sempre di più in classifica.
  3. Keyword come prima parola del dominio: secondo Moz, un sito che presenta come prima parola del dominio una keyword ha un vantaggio notevole rispetto ad un portale che non presenta keyword nel dominio.
  4. Durata della registrazione di un dominio: come Google afferma in un suo brevetto “I domini reali sono spesso pagati in anticipo per diversi anni mentre i cosiddetti doorway domain (pagine utili solamente per l’ottimizzazione di una particolare keyword) raramente sono utilizzati per più di un anno. Per questo motivo la data di scadenza di un dominio può essere un importante strumento di valutazione della legittimità di un dominio.”
  5. Keyword in un sottodominio: molti esperti convengono che l’inserimento di una keyword all’interno di un sottodominio migliori il ranking.
  6. Storia del dominio: un sito con continui cambi di proprietà e/o con interruzioni di presenza online spinge Google ad azzerare la sua “history” e quindi le posizioni guadagnate nei periodi precedenti l’azzeramento.
  7. Exact Match Domain: fino a poco tempo fa le corrispondenza esatta tra la keyword ed il dominio dava un vantaggio incredibile ma dopo l’EMD Update da parte di Google, solo i portali “di qualità” riescono ancora ad avvantaggiarsi di tale scelta (anche se con risultati decisamente inferiori rispetto al periodo pre-update).
  8. WhoIs pubblico/privato: come ha affermato Matt Cutts “Controllando WhoIs di alcuni siti può capitare di trovare abilitato il Privacy Protection Service, il che è abbastanza inusuale. Ovviamente l’attivazione del Privacy Protection Service non è automaticamente un indice negativo per il sito tuttavia se unito ad altri fattori non proprio favorevoli può portare a pensare che il proprietario possa avere qualcosa da nascondere”
  9. Penalizzazione del proprietario: se Google identifica un particolare utente come spammer allora tutti i siti di quel proprietario verranno penalizzati.
  10. TLD nazionale: scegliere un TLD nazionale (.it, .us, .uk, .es ecc.) consente un’ottima indicizzazione a livello locale, ma penalizza certamente l’indicizzazione a livello globale.

Questi sono solo i primi 10, alla prossima settimana per la continuazione della nostra guida ai fattori SEO!

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