Google Goggles: l’applicazione che tutti dovrebbero avere

Le applicazioni mobile sono davvero tante, ma Google Goggles è una delle più utili e divertenti. Oggi ancora più veloce e facile da usare sia su Android che su iOS, grazie al nuovo aggiornamento 1.9.1.

Immaginate di essere in un museo, di non conoscere molto bene l’opera (magari non molto famosa) che avete davanti e di non poter consultare una guida per togliervi le curiosità in merito al quadro che ha attirato la vostra attenzione. Chiedere a un addetto ai lavori sarebbe ideale, ma non sempre è possibile. Google Goggles, l’applicazione smartphone per Android ed Apple, vi può aiutare: basta inquadrare il dipinto in questione con la fotocamera del vostro telefono ed essa, dopo una breve analisi, vi fornirà le informazioni che vi servono cercando direttamente sul web.

Google Goggles: che quadro è?

Le funzionalità di questa app sono molteplici e tra le più utili c’è la traduzione automatica: se vi trovate all’estero e non sapete cosa ordinare a pranzo (magari perché il menù è scritto in una lingua a voi sconosciuta), potete tradurre automaticamente la voce mediante fotocamera e analisi dell’immagine. È possibile anche acquisire contatti tramite biglietti da visita, oppure risalire al libro dov’è pubblicata una foto che vi ha incuriosito o conoscere la zona di produzione del vino che vi hanno appena regalato.

L’app è stata recentemente aggiornata e con la versione 1.9.1 è diventata ancora più semplice da usare. Ora infatti si avvia automaticamente in modalità di acquisizione e sono stati risolti i problemi rilevati con alcuni smartphone: difficoltà con la rotazione d’immagine e arresti anomali dell’applicazione.

Gli smartphone distribuiti in tutto il mondo hanno superato il miliardo di unità vendute già nel 2012, ed è un numero destinato a crescere: secondo uno studio dello SMAU del politecnico di Milano, nel 2015  solo in Italia, raggiungeremo quota 50 milioni.

Un’applicazione free e utile come Google Goggles attira sicuramente l’attenzione anche di un neofita: lo dimostra il superamento dei dieci milioni di download. Tuttavia è bene ricordare che l’immagine da analizzare dev’essere presente nel database di Google. In caso contrario la ricerca non andrà a buon fine e dovrete reperire le informazioni su quel quadro chiedendo al personale del museo!

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