Tabelle e ordinamenti

Recentemente ho dovuto inserire in un sito internet una semplicissima tabella composta da elementi elencati in ordine alfabetico, insomma, una banalità. Ebbene sì una banalità, se non che …

… se non che il committente chiede di poter visualizzare gli elementi in ordine differente rispetto alla bozza presentata – analoga all’immagine seguente.

La tabella contenente gli elementi ordinati come previsto da bozza

Il cliente chiede, invece, di visualizzare gli elementi in ordine differente: dall’alto verso il basso e poi da sinistra verso destra – vedi immagine che segue.

La tabella con gli elementi ordinati come richiesto dal cliente

Non serve un esperto in web usability per capire che stampando a video gli elementi nell’ordine riportato in figura la tabella non ha un vero ordine alfabetico. L’obiettivo di una tabella in ordine alfabetico è visualizzare prima gli elementi che iniziano per A, poi per B e così via. Se, invece, mostriamo gli elementi prima dall’alto verso il basso e poi da destra verso sinistra accade, inevitabilmente, che alcuni utenti debbano scrollare la pagina per vedere alcuni elementi che iniziano con la A, poi tornare in alto, e poi di nuovo verso il basso… insomma, un movimento degno del migliore Shaker Sort.

In questi casi è di vitale importanza trasmettere al committente la preoccupazione legata al fatto che chi visita il sito non fa altro che cercare contenuti; se poi quando, e SE, li trova deve anche faticare a consultarli per “barriere architettoniche” di usabilità come questa, sicuramente è un utente perso. L’unico utente che non perderemo sarà un utente altamente fidelizzato con cui abbiamo ormai stretto un rapporto di confidenza. Anche in questo caso, però, corriamo il rischio che, a causa di fattori come quello in oggetto, il nostro migliore utente possa perdere confidenza con il nostro sito web.

Da perdere la fiducia a perdere l’utente il passo è più veloce di quello felpato di un felino!

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