eCommerce tricolore: in 18 anni passi da gigante

Correva il lontano 1994 quando in Italia comparvero le prime attività di ecommerce. Ora, nel 2012, il commercio elettronico ha tagliato il traguardo della maggiore età, 18 anni accompagnati da un fatturato di 18 miliardi di euro. In questo lasso temporale si collocano tre momenti importanti di crescita: nel 2000 con il boom delle dot com, nel 2005 con l’ingresso dei retailer che vendono tramite catene distributive tradizionali.

eCommerce, dal Forum emerge un’Italia a due velocità

Dinamica e propositiva, ma anche frenata da vincoli strutturali. È un’Italia che viaggia a due velocità quella descritta dagli operatori del settore presenti ieri, mercoledì 16 maggio, al Netcomm eCommerce Forum di Milano. L’evento, giunto alla settima edizione, ha registrato tra gli espositori l’apprezzata presenza di Artera. Si è discusso di numeri, tendenze e previsioni per il commercio elettronico.

Artera sponsor dell’eCommerce Forum

Sarà presente anche Artera alla settima edizione dell’Netcomm eCommerce Forum, il più autorevole evento dedicato al commercio elettronico, in programma giovedì 16 maggio a Milano. Tra i padiglioni del Mico – Milano Congressi di via Gattamelata la nostra azienda presenterà i propri servizi dedicati al software Magento, il CMS più utilizzato per la realizzazione e gestione di strumenti ecommerce.

New Deal Digitale, Confindustria insiste sulla detassazione

Entro il 2015, un cittadino comunitario su due e una Pmi su tre effettueranno compravendite online, con una diffusione crescente del mobile payment, ovvero l’abitudine ad effettuare acquisti tramite smartphone e tablet. Sono queste le previsioni tracciate dall’Unione Europea in tema di commercio elettronico, per la presenza sempre più forte delle nuove tecnologie e la crescente attenzione dei consumatori per i prezzi dei prodotti.

E-commerce, le aziende italiane ora puntano ai mercati esteri

Non conosce crisi il settore del commercio elettronico, che invece continua a ritoccare verso l’alto i dati di fatturato. Merito di una nascente e fervente scena nazionale, il cui potenziale potrà ulteriormente crescere nei prossimi anni. Ma i competitors del Belpaese non si accontentano, e iniziano a guardare anche verso l’estero, così riferisce l’indagine realizzata da Adobe Systems insieme allo Studio Casaleggio Associati.

DigItalia, l’informatica diventerà di uso comune per tutti gli italiani

Dalle promesse si sta passando ai fatti. Verrà discusso entro giugno il decreto legge “DigItalia”, lo strumento che il Governo Monti vorrebbe utilizzare per lanciare definitivamente lo sviluppo del digitale nel Belpaese. Il comparto di 101 iniziative sarà una sorta di summa delle proposte emerse dalla famosa “cabina di regia” dell’Agenda Digitale che ha il compito di trovare idee e soluzioni per digitalizzare l’Italia e rispettare gli impegni dell’Agenda Digitale Europea.

Il commercio elettronico e i casi di truffa

Visionare, valutare, comparare, decidere di acquistare. Il commercio elettronico offre pieni poteri ai consumatori, che ovviamente sono alla ricerca del miglior rapporto qualità-prezzo o del prodotto introvabile nel circuito dei tradizionali negozi.
Tuttavia alcuni acquisti online potrebbero risultare delle truffe e gli ecommerce potrebbero macchiarsi di comportamenti scorretti nei confronti degli acquirenti.

L’Unione Europea punta dritto sull’E-commerce

Via ai blocchi operativi che limitano lo sviluppo del commercio elettronico, via le briglie alle soluzioni di pagamento on-line. Sono queste le indicazioni suggerite dalla Commissione europea, che attraverso un documento ha ufficialmente varato 16 azioni volte a raddoppiare, da qui al 2015, la quota dell’eCommerce nelle vendite al dettaglio (oggi ferma al 3,5%) oltre che il peso dell’economia internet sul PIL europeo (oggi fermo al 3%).

Sicurezza in crescita per i siti e-commerce

Sicurezza nei trasferimenti di denaro e nello scambio di dati che avvengono tra commerciante ed acquirente. Sono queste le “tare” che frenano lo sviluppo del commercio elettronico. Le metodologie di pagamento utilizzate sono il bonifico bancario, il contrassegno o la carta di credito ed è proprio quest’ultimo il sistema potenzialmente più fragile. Lo scambio di codici necessario per la riscossione dell’importo può facilmente essere oggetto di manomissioni e frodi.

Social commerce, gli acquisti diventano “condivisi”

Parliamo in questo approfondimento di e-commerce, inteso come arma di potenziale successo per le aziende, piccole e grandi che siano. Il canale di vendita elettronico si presenta infatti come una grande possibilità per incrementare i fatturati provvedendo a mettere in vendita beni e servizi on-line. Grazie ai pagamenti on-line il compratore può acquistare, stando comodamente a casa, ciò che desidera che gli verrà recapitato direttamente a domicilio. Come le regole non scritte del commercio insegnano, valgono i principi del passaparola e dei consigli d’acquisto degli altri utenti telematici.

Acquisti on-line, le ragioni della crescita

Risparmio per il portafoglio, comodità, possibilità di reperire merci non sempre proposte dal mercato nazionale. Sono questi i paradigmi che inducono un numero crescente di consumatori italiani ad acquistare on-line. Da postazione fissa o utilizzando i supporti che consentono di concludere delle operazioni anche in mobilità. La conferma arriva da una ricerca di mercato, realizzata dall’istituto Gfk Eurisko, sulla base di un campione ampio e variegato di cittadini. Tra gli intervistati, il 30% ha concluso negli ultimi 3 mesi delle operazioni sul Web.

Salvagente “digitale” per il PIL italiano

Una fetta del Prodotto Interno Lordo pari al 4 per cento. Entro il 2015 potrebbe arrivare a tal risultato la web economy in Italia, così almeno sostengono i risultati dell’indagine condotta dal Digital Advisory Group. Conosciuto con l’acronimo di DAG, il gruppo promosso da American Chamber of Commerce in Italy si compone di una trentina tra aziende, enti pubblici, organizzazioni e università. Tutte orientate a sviluppare il potenziale dell’economia digitale.